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la buca dello spione

Tradizioni > curiosità
la buca dello spione

ANNO IUBILEI MDCCL

QUI DEVONO METTERE I VIGLIETTI
TUTTI GLI OSTI ALBERGATORI
LOCANDIERI ED ALTRI PER DARE
NOTIZIA DE FORESTIERI CHE SI
INFERMANO NELLE LORO CASE
ALLA VENERAB CONFRAT DELLA
DIVINA PERSEVERANZA CON
AUTORITA APOSTOLICA ERETTA
A TENORE DELL’ULTIMO EDITTO
DELL’Emo VICARIO EMANATO IL
DI XVII DECEMBRE MDCCXLIX"

Sul muro esterno della chiesa di S. Salvatore alle Coppelle, in piazza delle Coppelle, è collocata una targa marmorea con una fessura. Vi fu collocata in occasione del giubileo del 1750, per il massiccio afflusso di pellegrini, che fu stimato superiore al milione di presenze. Si tratta di una cassetta postale in marmo con tanto di targa con le istruzioni. Era stata costruita per osti, albergatori e locandieri che, tramite lettera, dovevano servirsene segnalando i forestieri malati che si fossero trovati nei loro locali, indicandone nome e provenienza. Secondo le autorità, queste segnalazioni sarebbero servite all’Arciconfraternita del SS. Sacramento della Divina Perseveranza, per soccorrere ed accudire i forestieri malati. Erano previste pene severe a chi non avesse fatto tempestivamente la segnalazione. Tutti furono da subito convinti che In realtà fosse un' imposizione per far conoscere alla polizia i nomi degli ospiti e favorirne la sorveglianza. Per questo i romani chiamarono quella cassetta la Buca dello Spione.
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